EVENTI/MOSTRE

UNA SERATA COLOR ZECCHINO 2013



Manifestazione UNA SERATA COLOR ZECCHINO, ideata in collaborazione con i ragazzi della CITTà DELLO ZECCHINO

Sabato 7 settembre 2013 dalle 18,30 alle 23

Musica, colori, arte e gusto nella festa di strada nelle vie dell’ex Ghetto. 
Performance artistiche, concerti blues e jazz, spettacoli, laboratori per bambini, sfilate di moda e acconciature, merende, aperitivi e degustazionicon i prodotti del nostro territorio.
Tra i protagonisti della festa una quindicina di aziende artigiane: sartoria e calzature su misura, restauro, decorazione artistica, oreficeria, design, ceramica artistica, lavorazione di carte artistiche,  manufatti artistici realizzati con la creta curati con materiali naturali.
www.cittadellozecchino.it

 

 

MADE IN EX GHETTO 2013

Proposte WEDDING di Confezioni Paradiso
in occasione della festa che ogni anno si svolge nel ghetto ebraico di Bologna





 
BILBOLBUL 2013
Mostra "LIVIDI" di TRACCIAMENTI


Venerdì 15 febbraio alle ore 18
 in Via dell'Inferno 12/a a Bologna







LA MOSTRA
L’eleganza e il rigore formale che caratterizzano lo stile di TRACCIAMENTI sono associati a una narrazione emotiva appena accennata, sottile ma capace di arrivare in profondità. L’abito diventa il luogo in cui si sedimentano memorie e pensieri, riflessioni ed emozioni. Nel suo albo Costure. Esperimenti di poesia sartoriale (G.I.U.D.A. Edizioni, 2012) gli abiti immaginati dall’autrice si contrappongono all’estetica seduttiva della moda e descrivono una serie di gabbie emotive e culturali dentro cui il corpo finisce per smaterializzarsi.
La mostra Lividi presenta una piccola serie di lavori incentrati sul tema della violenza fisica nei confronti del corpo femminile. L’abito, come una seconda pelle, trasporta, memorizza i segni procurati dagli atti di violenza, marcandoli con bersagli che indicano le diverse gradazioni cromatiche dei lividi sull’epidermide. Lo sguardo dell’autrice, procedendo per associazioni visive, evoca gli aspetti più brutali della realtà attraverso una particolare simbologia. In mostra alcune stampe con disegni e testi, lavori in carta velina e stoffa, oltre a riproduzioni schematiche di capi d’abbigliamento e cartamodelli.


www.tracciamenti.net




MADE IN ex GHETTO 2012





In occasione di MADE IN EX GHETTO 2012

Confezioni Paradiso ha presentato

 la linea di abiti e accessori  del progetto 9 punti

e ha ospitato

la mostra "Confessione ai gerani", disegni di Francesca De Cesare







Progetto 9 punti - design tessile a 4 mani-

Collega9 punti dati in una tabella con base 3 con solo 4 linee, usando tratti uniti e sequenziali.”

Un’operazione elementare ma non banale quella che nasce dalla collaborazione tra Emanuela Paradiso e Lucia Chiodi che dà vita ad una linea di accessori e abiti semplici e divertenti ideati soprattutto guardando all’aspetto ludico del progettare insieme.











MOSTRA "CONFESSIONE AI GERANI" disegni di FRANCESCA DE CESARE


Dimensioneonirica che distilla, fissa e protegge frammenti di un personaleimmaginario d'infanzia, Confessione ai gerani si sviluppa in due valve di disegni a china di piccolo formato (12,5X18 cm), in cui l'uso di un unico, diverso,colore distintivo arriva a formare due “ambienti” – stilistici,ma anche temporali – separati, seppure in stretto rapporto comunicante.


Il progetto di Francesca de Cesare – in mostra a Confezioni Paradiso dal 19 maggio al 2 giugno 2012 – raccoglie infatti due sfere speculari, costituite, da un lato, da un passato quasi sfocato che si rivelerà però fondante e, dall'altro, di un presente in cui ri-conoscersi, proprio grazie al recupero di quei frammenti di tempo. È davanti ai gerani – fiore che più di tutti identifica le reminiscenze d'infanzia dell'autrice – che l'incontro tra i due momenti si compie, assumendo, grazie all'intercessione pre-verbale del disegno, quasi i contorni di una confessione.


Caratterizzata dall'uso del puntinato e dall'esclusiva presenza del nero
su carta bianca, la prima serie trasfigura in immagini l'esplorazione che Francesca compie all'interno della sua infanzia, di cui viene restituita una memoria frammentata e quasi con-fusa con la dimensione del sogno. Similmente a quanto accade nel dormiveglia, il ricordo viene così attraversato, scomposto in punti che si riaggregheranno in immagini isolate di particolari, setacciati a partire da scene e istanti che rimangono taciuti nel bianco della pagina.


Quasi a fare da contrappunto alla prima, la seconda serie rimanda ad un ideale controcampo visivo dell'atto del ricordare, sviluppandosi in una successione lineare di tavole in cui il puntinato lascia spazio al tratto continuo. È allora il rosso a dominare, nel suo essere al contempo il colore archetipico dei sentimenti più vitali e la tonalità più diffusa del fiore maggiormente presente nelle case di famiglia dove è vissuta l'infanzia.


È il geranio, ora, a diventare la tematica caratterizzante – con il suo quasi anonimato, la sua circolare fioritura che si ripete anno dopo anno, il suo essere testimone del rapporto tra l'autrice e il tempo. Scomposto attraverso il disegno nel suo dettaglio, il fiore porta con sé una sottesa allusione alla femminilità, qui intesa come trasmissione culturale e genetica tra madre e figlia, che ricompone le due serie in un'unità.


Francesca de Cesare nasce a Termoli nel 1986, ma risiede a San Severo (Fg); dopo la maturità scientifica consegue il diploma di laurea in Ben Culturali a Urbino. Nel 2008 effettua esperienze lavorative prima nella catalogazione del materiale audio-visivo presso la Discoteca di Stato e fino al 2010 in attività curatoriale presso la Galleria Luxardo di Roma. Quindi si trasferisce nella capitale, dove continua a studiare storia dell’arte presso l’università di Roma Tre. Dal 2011 affianca agli studi storico-artistici il disegno, a cui si riavvicina attratta anche dalla sua caratteristica precipua di linguaggio preverbale.


Nell’aprile del 2011 partecipa alla collettiva Tracce presso lo spazio Bellezza Orsini di Bologna, nel maggio dello stesso anno espone in occasione del reading/live di Federico Fiumani “Odio Springsteen e gli U2” al Mads di Roma.
Sperimenta la tecnica dell’incisione a puntasecca guidata dal maestro calcografo Antonio Sannino dell’Istituto Nazionale della Grafica.
Dal dicembre 2011 è la prima personale Di segni alla Libreria Altroquando di Roma.
Dal 19 al 31 marzo 2012 tiene il workshop rivolto all’infanzia “Per fare un libro…” presso Muga Multimedia Gallery, sempre a Roma, che segna l’inizio di un progetto itinerante di poesia visiva.

http://appuntidiunamentefranca.blogspot.com


MADE IN EX GHETTO


E' l'evento che, per il terzo anno consecutivo, anima le stradine dell'antico ghetto ebraico di Bologna. Organizzato da commercianti e artigiani, con il sostegno di ASCOM E CNA, è diventato ormai un appuntamento irrinunciabile della primavera bolognese. Animato da spettacoli, esposizioni e musica, ha il merito di far conoscere attività commerciali e laboratori artigianali, ma anche di far scoprire a chi ancora non lo conosce,  uno dei luoghi più suggestivi e magici della città.








FIERA DEL LIBRO PER RAGAZZI 2012









La ricetta dei tortellini interpretata da Yoshiko Noda (in arte, Yocci)e ridisegnata  ad ago da Emanuela Paradiso su una collezione unica di  asciugapiatti “d'autore”, in mostra presso l'atelier di Confezioni Paradiso dal 17 al 22 marzo.

Una collaborazione nata per gioco, quella tra Yocci ed Emanuela, fondata su un'amicizia spontanea e disinteressata, all'insegna dello scambio reciproco di interessi e metodi espressivi.

Per Emanuela un modo per ritornare alla passione per il disegno ad ago e per Yocci una maniera per vedere reinterpretati i suoi  disegni attraverso una tecnica diversa, che usa l'ago invece della matita.

Yocci ed Emanuela si conoscono nel 2009 nell'atelier di  Via dell'Inferno Bologna. Nasce tra loro da subito una grande simpatia, che, con il tempo si trasforma in un'amicizia piena di momenti di condivisione.

Il progetto in mostra si compone di sette asciugapiatti in canapa antica ricamati completamente a mano. Sette, come sette sono le tavole che illustrano le fasi della ricetta, dalle quali emerge quel mondo poetico fatto di piccole cose che rappresenta la cifra distintiva e lo stile dell'illustratrice gipponese, che da poco ha visto pubblicato dalla casa editrice Corraini, il suo ultimo libro di “Il menù di Yocci”, che si potrà acquistare durante i giorni della mostra.



Yocci(Yoshiko Noda) è nata nel 1980 a Osaka, e si è laureata con una tesi sulla xilografia all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha collaborato con Festivaletteratura e pubblica regolarmente “Il diario di Yocci” su Internazionale. Ha esposto i suoi lavori ad Artefiera di Bologna e lavora con numerose aziende in Italia e all’estero.












BILBOLBUL 2012

Virginia Mori ospite di Confezioni Paradiso con una serie "di disegni semplici e immobili, realizzati con un mezzo altrettanto semplice: una penna bic nera. Immagini legate tra loro da un'atmosfera onirica e surreale, un viaggio tra gli incubi feroci dell'infanzia e le metafore di ossessioni intime quotidiane.
Se passi di qui
presenta al visitatore una successione di inquadrature immobili e precise, senza la pretesa di stupire, ma che indicano il solo desiderio di "astrarsi, fantasticare, evadere per un tempo dalle incombenze e dalle ansie del reale" (Goffredo Fofi, da Banchi di Nebbia, Orecchio Acerbo).

Virginia Mori nasce a Cattolica nel 1981. Vive e lavora a Pesaro. Si perfeziona in Illustrazione e Animazione all'Istituto Statale d'Arte di Urbino, esperienza formativa che contribuisce a costruire e consolidare il suo immaginario artistico e che le permette di muovere i primi passi nella realizzazione di corti di animazione tradizionale e nell'illustrazione. Partecipa a diversi eventi artistici in Italia e vince il premio "SRG SSR idee suisse" ad Annecy Call for project, che le permette di realizzare il corto di animazione Il gioco del silenzio, premiato e selezionato in diversi festival internazionali, e il premio "Abbaye de Fontevraud", che nell’ottobre 2011 le consente di lavorare al suo prossimo film nella residenza dell'omonimo centro culturale francese.





OPEN DESIGN ITALIA 2012








Confezioni Paradiso

in occasione di
OPEN DESIGN ITALIA OFF
   
ospita

 Design in gabbia e Raffaella Brunzin








  • OPEN DESIGN ITALIA

mostra  mercato dedicata al design autoprodotto, promuove l'autoproduzione  facendo emergere la collaborazione tra designer, imprese e artigiani del  territorio - per conoscere il programma http://www.opendesignitalia.net/it/

  • DESIGN IN GABBIA

Il progetto rientra tra le iniziative socio-educative a favore di persone detenute negli istituti penitenziari.


  • RAFFAELLA BRUNZIN

Raffaella Brunzin è nata a Venezia, dove ha  frequentato la sezione di arte del tessuto all’Istituto Statale d’Arte  prima e la facoltà di Architettura poi, laureandosi con una tesi sul  rapporto fra tessitura e architettura in Italia nel periodo 1950-60.
   Dal 2003 ha iniziato a disegnare e realizzare nel proprio laboratorio  veneziano piccole serie di accessori per l’abbigliamento, sperimentando  così l’uso di vari tessuti e materiali particolari. La sua passione per  la materia e la sua profonda conoscenza delle tecniche tessili si  esprimono sia nella creazione di oggetti artigianali che nell’attività  di collaborazione alla didattica per le materie “Tecnologia del tessuto”  e “Laboratorio di tessuto e tecniche materiali”,  presso il corso di Laurea in Design della Moda dell’Istituto Universitario di Architettura di Venezia.








MOSTRA DI CHIARA ALBANESI




Chiara Albanesi è un'illustratrice.

Laureata in filosofia estetica, ha iniziato a dedicarsi all'illustrazione e ha realizzato diversi lavori sfruttano soprattutto le capacità comunicative della tecnica dell'incisione.

Al momento si divide tra l'illustrazione e la specializzazione in Antrpologia, l'altra sua grande passione.


Chiara è stata ospite di Confezioni Paradiso con la mostra "UN CIRCO DI LUCCIOLE". Una serie di tavole in formato A4 ispirate a quel mondo un pò a parte che è il circo e arricchite di delicatissimi dettagli ricamati su carta che mettono in comunicazione due tecniche (il ricamo e il disegno) e due segni grafici ben precisi, fondendosi per dar vita ad un immaginario solo apparentemente distante dalla realtà.