In occasione di MADE IN EX GHETTO 2012
Confezioni Paradiso è lieta
di presentare
la linea di abiti e accessori del progetto 9 punti
e di ospitare
la mostra "Confessione ai gerani", disegni di Francesca De Cesare
Confezioni Paradiso è lieta
di presentare
la linea di abiti e accessori del progetto 9 punti
e di ospitare
la mostra "Confessione ai gerani", disegni di Francesca De Cesare
Progetto 9 punti - design tessile a 4 mani-
“Collega
9 punti dati in una tabella con base 3 con solo 4 linee, usando
tratti uniti e sequenziali.”
Un’ operazione elementare ma non banale quella che nasce dalla collaborazione tra Emanuela Paradiso e Lucia Chiodi che dà vita ad una linea di accessori e abiti semplici e divertenti ideati soprattutto guardando all’aspetto ludico del progettare insieme.
Un’ operazione elementare ma non banale quella che nasce dalla collaborazione tra Emanuela Paradiso e Lucia Chiodi che dà vita ad una linea di accessori e abiti semplici e divertenti ideati soprattutto guardando all’aspetto ludico del progettare insieme.
SOLO PER IL 19 MAGGIO PREZZO PROMOZIONALE SU ABITI E ACCESSORI DELLA LINEA
MOSTRA "CONFESSIONE AI GERANI" disegni di FRANCESCA DE CESARE
Dimensione
onirica che distilla, fissa e protegge frammenti di un personale
immaginario d'infanzia, Confessione
ai gerani
si sviluppa in due valve di disegni
a china
di piccolo formato (12,5X18 cm), in cui l'uso di un unico, diverso,
colore distintivo arriva a formare due “ambienti” – stilistici,
ma anche temporali – separati, seppure in stretto rapporto
comunicante.
Il
progetto di Francesca
de Cesare
– in mostra a Confezioni
Paradiso
dal
19 maggio al 2 giugno 2012 –
raccoglie infatti due sfere speculari, costituite, da un lato, da un
passato quasi sfocato che si rivelerà però fondante e, dall'altro,
di un presente in cui ri-conoscersi, proprio grazie al recupero di
quei frammenti di tempo. È davanti ai gerani – fiore che più di
tutti identifica le reminiscenze d'infanzia dell'autrice – che
l'incontro tra i due momenti si compie, assumendo, grazie
all'intercessione pre-verbale del disegno, quasi i contorni di una
confessione.
Caratterizzata
dall'uso del
puntinato
e dall'esclusiva presenza del nero
su carta bianca, la prima
serie trasfigura
in immagini l'esplorazione che Francesca compie all'interno della sua
infanzia, di cui viene restituita una memoria frammentata e quasi
con-fusa con la dimensione del sogno. Similmente a quanto accade nel
dormiveglia, il ricordo viene così attraversato, scomposto in punti
che si riaggregheranno in immagini isolate di particolari, setacciati
a partire da scene e istanti che rimangono taciuti nel bianco della
pagina.
Quasi
a fare da contrappunto alla prima, la seconda
serie
rimanda ad un ideale controcampo visivo dell'atto del ricordare,
sviluppandosi in una successione lineare di tavole in cui il
puntinato lascia spazio al tratto continuo. È allora il rosso a
dominare, nel suo essere al contempo il colore archetipico dei
sentimenti più vitali e la tonalità più diffusa del fiore
maggiormente presente nelle case di famiglia dove è vissuta
l'infanzia.
È
il geranio, ora, a diventare la tematica caratterizzante – con il
suo quasi anonimato, la sua circolare fioritura che si ripete anno
dopo anno, il suo essere testimone del rapporto tra l'autrice e il
tempo. Scomposto attraverso il disegno nel suo dettaglio, il fiore
porta con sé una sottesa allusione alla femminilità, qui intesa
come trasmissione culturale e genetica tra madre e figlia, che
ricompone le due serie in un'unità.
Francesca
de Cesare
nasce a Termoli nel 1986, ma risiede a San Severo (Fg);
dopo la maturità scientifica consegue il diploma di laurea in Beni
Culturali a Urbino. Nel 2008 effettua esperienze lavorative prima
nella catalogazione del materiale audio-visivo presso la Discoteca di
Stato e fino al 2010 in attività curatoriale presso la Galleria
Luxardo di Roma. Quindi si trasferisce nella capitale, dove
continua a studiare storia dell’arte presso l’università di Roma
Tre. Dal 2011 affianca agli studi storico-artistici il disegno, a cui
si riavvicina attratta anche dalla sua caratteristica precipua di
linguaggio preverbale.
Nell’aprile
del 2011 partecipa alla collettiva Tracce presso lo spazio
Bellezza Orsini di Bologna, nel maggio dello stesso anno
espone in occasione del reading/live di Federico Fiumani “Odio
Springsteen e gli U2” al Mads di Roma.
Sperimenta
la tecnica dell’incisione a puntasecca guidata dal maestro
calcografo Antonio Sannino dell’Istituto Nazionale della Grafica.
Del
dicembre 2011 è la prima personale Di segni alla Libreria
Altroquando di Roma.
Dal 19
al 31 marzo 2012 tiene il workshop rivolto all’infanzia “Per fare
un libro…” presso Muga Multimedia Gallery, sempre a Roma,
che segna l’inizio di un progetto itinerante di poesia visiva.
MADE IN EX GHETTO
E' l'evento che, per il terzo anno consecutivo, anima le stradine dell'antico
ghetto ebraico di Bologna. Organizzato da commercianti e artigiani,
con il sostegno di ASCOM E CNA, è diventato ormai un appuntamento irrinunciabile della primavera bolognese. Animato da spettacoli, esposizioni
e musica, ha il merito di far conoscere attività commerciali e
laboratori artigianali, ma anche di far scoprire a chi ancora non lo
conosce, uno dei luoghi più suggestivi e magici della città.